Oggi #RaccontiamolaResistenza a Roma attraverso le fontane dei GAP. Molti luoghi storici di Roma diventarono, nei mesi dell’occupazione tedesca, sedi in cui avvenivano incontri clandestini. Alcune fontane monumentali, in particolare, furono scelte come punti di incontro dai GAP romani. Massimo Sestili le ha individuate, insieme a Mario Fiorentini (“Sette mesi di guerriglia urbana”, Odradek, 2015) e ci conduce, in questo percorso che coniuga la storia romana con quella della resistenza, alla loro scoperta.
A Piazza Trilussa davanti alla Fontana dell’Acqua Paola, meglio conosciuta come il Fontanone di Ponte Sisto fatto costruire da papa Paolo V Borghese nel 1613, si riunirono nel mese di ottobre del 1943, Carlo Salinari, Giulio Cortini, Danilo Nicli e Mario Fiorentini, e costituirono i GAP Centrali. Il primo GAP centrale è stato l’Antonio Gramsci, comandato da Mario Fiorentini, ‘Giovanni’, in coppia con Lucia Ottobrini, ‘Maria’. Da quel momento i Gap di Zona, comandati da Carlo Salinari, e i GAP Centrali, comandati da Antonello Trombadori, operarono separatamente, anche se per alcune azioni particolarmente difficili collaborarono, come nelle azioni di via Giulio Cesare e di via Rasella. Sia i GAP di Zona che i GAP Centrali facevano parte dell’organizzazione militare del PCI.
LA FONTANA DI PIAZZA MAZZINI
Progettata dall’architetto paesaggista Raffaele De Vico con la collaborazione di Ermenegildo Luppi per le parti scultoree, la costruzione della fontana giardino iniziò nel 1927 e durò all’incirca tre anni. Posizionata più in basso rispetto al piano stradale vi si accede da quattro entrate attraverso delle scale. Per ogni entrata c’è una colonna decorata con il fascio littorio alla cui sommità si trova un’aquila. Alla base delle colonne compaiono le scritte: Honor, Imperium, Virus. La piscina centrale, di forma ottagonale, è alimentata da lunghi pesci che emettono zampilli di acqua.
L’8 novembre 1943, davanti la Fontana di Piazza Mazzini, si incontrano Maria Teresa Regard (Piera) e Franco Calamandrei (Cola), per formare il GAP Centrale “Gastone Sozzi” di cui Cola è il comandante.
LA FONTANA DELLE API IN VIA VENETO E LA FONTANA DEL TRITONE A PIAZZA BARBERINI
La Fontana delle Api, posta all’angolo tra Piazza Abeberini e via Veneto, è stata commissionata a Gian Lorenzo Bernini da papa Urbano VII Barberini il 6 aprile 1644. Le Api sono le stemma dei Barberini. La Fontana del Tritone sempre su commissione di Urbano VII venne realizzata da Bernini tra il 1642 e il 1643. Le due Fontane dovevano completare l’abbellimento della Piazza antistante il palazzo dei Barberini.
L’11 dicembre 1943, Giovanni (Mario Fiorentini) ed Elena (Carla Capponi) sostano davanti alla Fontana delle Api tenendosi per mano con il tipico atteggiamento di due innamorati. Il loro obiettivo erano i soldati della wehrmacht che uscivano dal Cinema Barberini.
La Fontana del Tritone a Piazza Barberini è testimone del drammatico episodio. Giovanni decide di attaccare con uno spezzone di bomba ma, arrivato al centro della piazza cade dalla bicicletta. Fortunatamente i soldati tedeschi vedono cadere Giovanni in terra ma non si rendono conto di quanto sta accadendo. Giovanni si rialza, raccoglie lo ‘spezzone’ e fugge in bicicletta per via del Tritone.
LA FONTANA DELLE TARTARUGHE A PIAZZA MATTEI
La Fontana delle Tartarughe, collocata al centro di piazza Mattei, nel quartiere ebraico, è stata progettata tra il 1581 ed il 1588 da Giacomo della Porta. Le sculture dei quattro efebi sovrastanti i delfini sono di Taddeo Landini. Le quattro tartarughe sono state aggiunte nel 1658-59, durante il restauro voluto da papa Alessandro VII e sono state attribuite a Gian Lorenzo Bernini.
Il 22 gennaio 1944 gli alleati sbarcano ad Anzio-Nettuno. La mattina del 23 gennaio sono presenti intorno alla Fontana delle Tartarughe i gappisti Giacomo (Antonello Trombadori), Maria (Lucia Ottobrini), Giovanni (Mario Fiorentini) e Giuseppe Felici.
Scopo dell’incontro era lo studio delle vie del quartiere per eventuali azioni di difesa del Ghetto. I tedeschi erano impegnati sul fronte di Anzio e non ci fu bisogno di un loro intervento. Comunque gli ebrei continuarono ad essere arrestati in altri quartieri di Roma.
LA FONTANA DEI QUATTRO FIUMI A PIAZZA NAVONA
Progettata da Gian Lorenzo Bernini e realizzata tra luglio 1648 e giugno 1651 su commissione di papa Innocenzo X Pamphili. I quattro giganti di marmo rappresentano il Nilo, il Gange, il Danubio e il Rio della Plata.
Dopo la riunione davanti alla Fontana delle Tartarughe, Giovanni e Maria si incontrano con Giorgio Labò presso la Fontana dei Quattro Fiumi a Piazza Navona per studiare dei piani d’attacco contro i nazifascisti. Mario Fiorentini e Giorgio Labò, in previsione della liberazione di Roma, predispongono un piano per trasferirsi in Liguria con una macchina privata. Una settimana dopo, il 1 febbraio 1944, Giorgio Labò viene arrestato in via Giulia dai nazisti.
LA FONTANA DEI QUIRITI A PIAZZA DEI QUIRITI
Progettata e realizzata dallo scultore Attilio Selva tra il 1926 e il 1928, è conosciuta anche come Fontana delle Cariatidi, quattro figure femminili nude che sorreggono il catino superiore sormontato da una pigna da cui esce uno zampillo d’acqua. Il progetto di Selva per via dei nudi femminili suscitò numerose polemiche.
3 marzo 1944. A Viale Giulio Cesare un tedesco uccide Teresa Gullace. I GAP al gran completo si aggirano intorno alla Fontana dei Quiriti in attesa di attaccare la caserma. Maria (Lucia Ottobrini) e Giovanni (Mario Fiorentini) hanno il compito di disarmare la sentinella che è di guardia all’ingresso della caserma. Maria nello zainetto custodisce una bomba e una rivoltella per sé e una bomba e una rivoltella per Giovanni. Al loro fianco, armato, il giovane messinese Alfredo Orecchio. Nel trambusto generale Carla Capponi e Marisa Musu vengono arrestate e Carlo Salinari, comandante dei GAP, sospende l’azione. I GAP attaccheranno nel primo pomeriggio uccidendo due soldati.